Buongiorno a tutti,

Secondo il SAIE ben oltre 8 milioni di italiani vivono in case con problemi strutturali o di umidità; più di 7 milioni, invece, in abitazioni con inquinamento acustico.

I dati emergono dalla fotografia scattata da SAIE Bari, la fiera delle costruzioni che si terrà dal 7 al 9 ottobre 2021 presso la Nuova Fiera del Levante di Bari. Dal rilevamento di SAIE BARI e da alcuni dati ISTAT esce un complesso di strutture che necessita di un profondo intervento manutentivo. 

Ecco il focus di SAIE sulle condizioni abitative degli italiani (articolo pubblicato dal sito on line INGENIO):

Dopo più di un anno di restrizioni, la casa, il luogo in cui abbiamo passato la maggior parte del nostro tempo, si è rivelata un fattore centrale nel nostro scenario quotidiano.

Per questo, salubritàflessibilità e comodità degli ambienti indoor sono sempre più caratteristiche irrinunciabili, proprie di una nuova filosofia del progettare e del costruire che metta al centro l’uomo. Abitazioni prive di comfort, con impianti obsoleti, che non tutelano adeguatamente la salute di chi vi abita non possono più soddisfare le necessità e i desideri delle persone.

Nonostante ciò, la strada da percorrere per dare al Paese un patrimonio immobiliare sostenibile, salubre ed efficiente è ancora tanta. Infatti, secondo la fotografia di SAIE Bari, basata sulle ultime rilevazioni Istat, oltre 8.374.000 di italiani (14% della popolazione residente) vivono in case con problemi strutturali o di umidità, con un aumento di +0,8 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

È nel Mezzogiorno (15,5%) che si trovano le percentuali più alte, rispetto al Centro (13,4%) e al Nord (13%).

Il disagio abitativo tra problemi strutturali e inquinamento acustico: la situazione a livello regionale

Qual è la situazione livello regionale?

Il territorio in cui il problema è più evidente è l’Abruzzo (22,6%, +6,3 p.p.), seguito da: Liguria (19,7%, +7,4 p.p.) e Campania (19,2%, +4,5 p.p.). Più in linea coi criteri del nuovo costruire, invece, le abitazioni in Valle d’Aosta (9,4%, +2,7 p.p.), Friuli-Venezia Giulia (9,8%, -1,1 p.p.), Sicilia (10,3%; -2 p.p.) e Piemonte (10,3%, -0,3 p.p.).

I problemi strutturali e di umidità non sono gli unici a caratterizzare le tante abitazioni italiane.

Un altro problema cruciale è quello dell’inquinamento acustico, un elemento che inficia direttamente sulla salubrità degli edifici. Sempre secondo gli ultimi dati Istat, a vivere in case con rumore dai vicini o dalla strada sono quasi 7.118.200 di italiani (l’11,9% della popolazione residente).

A livello regionale i numeri più elevati si registrano in Liguria (16,3%) e Campania (16,2%), seguite da Piemonte (15,3%), Lazio e Puglia (entrambe al 15%). L’inquinamento acustico viene invece registrato in misura ridotta in Valle d’Aosta (2,8%), Molise (5%) e Basilicata (5,3%).

 

Fonte ISTAT: indagine Eu-SILC, dati del 2019

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dal Bonus Ristrutturazione all’Ecobonus: gli incentivi statali per risolvere il problema

Le misure messe in campo dalle istituzioni in questo senso possono sia alleviare le problematiche che dare impulso alla crescita della filiera. Basti pensare che, secondo i dati dell’ultimo Osservatorio SAIE, il giudizio delle aziende di produzione, distribuzione e servizi per il settore delle costruzioni sugli incentivi è generalmente positivo.

Il più utile secondo le imprese è il Bonus ristrutturazione (valutato positivamente dal 63%), seguito dall’Ecobonus (62%), dal Superbonus 110% (59%) e dal Sismabonus (56%). Del potenziale e delle criticità di tutti gli incentivi, ed in particolare del Superbonus 110% si discuterà a più riprese durante SAIE Bari.

 Da soli, però, i Bonus non bastano.

Imprese, associazioni e professionisti hanno bisogno anche di confrontarsi sui trend del momento, far conoscere le proprie soluzioni innovative, fare networking e capire come cavalcare la ripresa in modo efficace. È proprio per questo che SAIE torna a Bari dopo il successo del 2019, che ha visto il coinvolgimento di 350 aziende espositrici e oltre 20.000 presenze professionali, e quello del 2020 di Bologna, con un’edizione di ripartenza svolta in totale sicurezza.

Un momento unico nel panorama nazionale, che mette al centro i quattro concetti chiave del nuovo costruire: sostenibilità, esigenze specifiche dell’abitare, salubrità degli edifici, efficienza energetica. Questi temi verranno approfonditi in fiera nel corso dei consueti momenti di formazione professionale e saranno protagonisti dell’area espositiva e delle iniziative speciali, in cui tutte le novità, le migliori innovazioni e i progetti più interessanti troveranno la loro cornice ideale.

Fin qui l’articolo di SAIE.  Per quanto mi riguarda non vi è dubbio che l’edilizia ha preso un abbrivio di cui non si aveva memoria da decenni. Ma molto c’è ancora da fare in termini di semplificazioni e soprattutto controlli, per disincentivare e smascherare i sempre presenti “furbetti” che, in queste circostanze, navigano col vento in poppa.  Tuttavia, voglio essere ottimista.

Un saluto.

Zavoratti