PROMETEO LIBERATO Blog
LE TASSE? UN PIZZO DI STATO
Giorgia Meloni spogliatasi del suo ruolo istituzionale, attacca gli avversari politici parlando alla pancia del Paese. In occasione della chiusura della campagna elettorale del centrodestra per le elezioni amministrative a Catania la leader di Fratelli d'Italia attacca la sinistra sulla Rai ma torna, soprattutto, sulla riforma fiscale e dichiara: "La sinistra dice: ‘voi volete gettare la spugna sulla lotta all'evasione fiscale' mai, però, la lotta all'evasione fiscale si fa dove sta davvero l'evasione fiscale: big company, banche, frodi sull'Iva, non il piccolo commerciante al quale vai a chiedere il pizzo di Stato, perché devi fare caccia al gettito più che lotta all'evasione".
LE TASSE? UN PIZZO DI STATO. COMPLIMENTI
Una bella lezione di politica sociale e di economia impartite dal nostro Presidente del consiglio in occasione della chiusura della campagna elettorale in Sicilia: chissà su quale testo avrà appreso queste illuminanti idee?
COME FAR FUORI QUALCUNO E FARLA FRANCA
Ai più, il nome di Stephane Lissner non dirà assolutamente nulla. Ed ho motivo di ritenere che nemmeno a chi occupa le poltre più importanti del governo questo nome dica qualcosa, sebbene dal 2019 diriga uno dei più importanti enti lirici d’Italia; sovrintendente e direttore del Teatro di San Carlo a Napoli. E prima di tale data abbia ricoperto alcuni tra i più prestigiosi ruoli nei maggiori teatri d’Europa.
LA CORTE DEI CONTI ED IL PNRR: A CHE PUNTO SIAMO (?)
Ecco un fascicolo di 394 pagine (sic!) attraverso le quali le Sezioni Unite in sede di controllo della Corte dei Conti, hanno provveduto a svolgere una panoramica precisa e a volte impietosa dello stato dell'arte del PNRR. In pratica il massimo organi di controllo ci dice come stanno le cose.
IL VALORE DEL 1° MAGGIO
Il primo maggio non ricorre unicamente la festa del lavoro ma anche una data particolarmente infausta, il 1° maggio 1947: l’eccidio di Portella della Ginestra avvenuto nel comune di Piana degli Albanesi in provincia di Palermo, per mano di una parte della banda criminale di Salvatore Giuliano. 11 morti e oltre 100 feriti.
25 APRILE – LE MACERIE CHE QUALCUNO SI PORTA DENTRO
Volevamo costruire un mondo migliore non solo per noi, ma per coloro che subivano, che non vedevano, non potevano o non volevano guardare. E se è sempre azzardato decidere per gli altri, temerario arrogarsi il diritto della verità, c'erano le grida di dolore degli innocenti a supportare la nostra scelta, c'era l'oltraggio quotidiano alla dignità umana, c'era la nostra assunzione di responsabilità: eravamo pronti a morire battendoci contro il nemico, a morire detestando la morte, a morire per la pace e per la libertà.