Buongiorno,

avevo promesso che mi sarei concentrato sull’analisi del voto delle singole liste e, come promesso, provo a farlo anche se la bollinatura della Corte Costituzionale ancora non c’è.

Mi parrebbe che, il modo migliore per poter poi ragionare, sia quello di mettere a confronto i voti che le singole forze politiche hanno ottenuto nelle due ultime consultazioni, ovvero quella del 04.03.2018 vs 25.09.22 e raffrontate poi con la somma dei voti di coalizione:

 

COALIZIONE DI CENTRO-DESTRA

 

CAMERA

  SENATO

 

 

2018

2022 % 2018 2022 %
Fratelli d’Italia

1.429.550

7.302.517 + 510,82 1.286.606 7.165.795

+ 556,95

Lega per Salvini premier

5.698.687

2.464.005 – 43,23 5.321.537 2.439.409

– 45,84

Forza Italia

4.596.956

2.278.217 – 49,56 4.358.004 2.279.980

– 52,31

Noi Moderati (Lupi-Toti-Brugnaro-UDC)

427.152

255.505 – 59,81 361.402 244.363

– 67,61

 

12.152.345

12.300.244 + 1,2152 11.327.549 12.129.547

+7,08

 

COALIZIONE DI CENTRO-SINISTRA
 

CAMERA

  SENATO

 

 

2018

2022 % 2018 2022

%

Part. Dem.  – Ialia Dem. e Progr.

6.161.896

 

5.356.180

 

– 15,0427 5.783.360 5.225.456

-10,67

Alleanza Verdi e Sinistra

1.018.669

+ Europa

793.961

841.468 + 0,5983 714.821 809.412

+13,23

Impegno civico di L. Di Maio – centro democratico

169.165

 

7.337.975

7.003.364 – 4,7752 6.498.181 6.034.868

-7,677

 

Non vi è ombra di dubbio che un solo partito ha ottenuto un forte incremento di voti: Fratelli d’Italia, con percentuali di incremento impressionanti; e tuttavia, se verifichiamo i voti della coalizione di centro destra l’incremento complessivo è quasi insignificante alla camera con un 1,21% in più, ed un po’ più marcato al Senato dove l’incremento è di 7 punti percentuali.

Si potrebbe quindi ritenere che, i voti perduti dalla Lega e da Forza Italia (una montagna di voti) siano finiti tutti a Fratelli d’Italia ai quali, certamente, sarà andata anche una parte dei voti della fascia 18-25 che nella precedente tornata non aveva votato per il Senato.

A leggere i soli numeri, potremo essere portati a concludere che l’Italia, all’indomani del 25 settembre, si è svegliata a destra. Ma non è così!  L’incremento della coalizione e insignificante. E pertanto l’esplosione di voti di FdI dovrebbe avere il medesimo significato dell’exploit di voti del M5S delle scorse elezioni: un voto di protesta. Le persone “sfiancate” dalle promesse irrealizzate di Salvini e deluse dalle “performance” del Cavaliere, hanno pensato bene di chiedere ospitalità al nuovo che avanza: Giorgia Meloni.  Ciò sta a significare che in ogni elezione, esiste un gruppo di elettori (più o meno sempre quelli) pari a circa il 20%, che sono sempre alla costante ricerca del “salvatore della Patria”: è successo con Berlusconi; con Salvini; con Grillo, con Renzi, con Conte;  ed ora è il turno della Meloni.

Semmai un’analisi più attenta spetta al PD che di voti ne ha persi parecchi tanto alla Camera quanto al Senato. Ma sarebbe importante chiedersi dove sono finiti quei voti? Sono andati perduti o sono stati canalizzati verso altre forze politiche?  Non dimentichiamoci che rispetto alle politiche del 2018 abbiamo comunque 6 milioni di voti in meno.

L’analisi non è certamente semplice e, soprattutto, si potrebbe prestare anche a false interpretazioni. Ma penso di non sbagliare di molto se ritengo che i voti perduti dal PD solamente in piccolissima misura possono essere stati intercettati da altre forze politiche, + Europa, in modo particolare e in minima parte verso Calenda.  Gli altri sono certamente andati perduti.   E allora una domanda si impone: è il partito democratico ad essere “vecchio” e non più idoneo ad intercettare le istanze del mondo che cambia, o le persone cambiano così velocemente da non essere più in grado nemmeno di presentare “istanze” da essere raccolte perché, ad ogni buon conto, quello che vale oggi, domani sarà superato?

Nel mondo delle notizie avviene così!  Il disastro di oggi domani sarà superato da un disastro più grande. La notizia pubblicata oggi domani sarà dimenticata. Avviene così anche per idee e valori? Temo di si.  Mentre sto scrivendo l’articolo apprendo che in Indonesia, a margine di una partita di calcio, è avvenuta una tragedia alimentata dalla partita medesima. La conseguenza è stata (a questo momento) di 125 morti e circa 200 feriti.  E la federazione calcio locale cosa ha deciso di fare? di sospendere il campionato per una settimana.  Se un evento come questo deve determinare la sospensione di un campionato per una sola settimana, allora possiamo concludere che la vita umana non ha più alcun valore e che tutto è possibile: in Indonesia ma anche in Italia che sulla vicenda non mi pare che siano state spese parole di alcun tipo.

Un saluto.

Zavoratti