Ancora buongiorno,

mi permetto di ritornare sul tema SUPERBONUS 110% perché ho rintracciato un’altra importante risposta dell’Agenzia delle Entrate su questo tema ed, in particolare, su interventi antisismici e di riqualificazione energetica mediante demolizione di due edifici unifamiliari e ricostruzione di un unico edificio composto da due unità immobiliari.

Ho motivo di ritenere che possa trattarsi di una fattispecie piuttosto ricorrente. Da qui la conclusione di pubblicare quanto riportato dal sito on line CASA&CLIMA compresa la risposta dell’Agenzia delle Entrate dalla quale, come sempre, si rileva anche l’interpello.

L’Agenzia delle entrate ha pubblicato la nuova Risposta n. 423 di oggi 22 giugno 2021, (in calce) riguardante la possibilità per l’Istante di beneficiare del Superbonus 110% in relazione alle spese sostenute per interventi antisismici e di riqualificazione energetica da realizzare mediante demolizione di due edifici, ciascuno dei quali composto da una unità abitativa avente categoria catastale A/2, e successiva ricostruzione di un edificio con due unità immobiliari di categoria catastale A/2 (una al piano terreno e l’altra al primo piano), senza che sia rispettata la sagoma, il sedime originario e con un incremento volumetrico.

Sulla base della normativa e della prassi illustrate, l’Agenzia ritiene che per l’intervento prospettato nell’istanza, qualora sia qualificato dagli enti compenti in materia come rientrante tra quelli di ristrutturazione edilizia di cui al citato articolo 3, comma 1, lettera d), del d.P.R. n. 380 del 2001, in presenza di tutti i requisiti e le condizioni normativamente previste, all’Istante non è precluso l’accesso al Superbonus con riferimento alle spese per interventi antisismici realizzati su entrambi gli edifici unifamiliari demoliti, mentre per gli interventi di riqualificazione energetica potrà accedere all’agevolazione solo in relazione alle spese sostenute per l’edificio dotato di impianto di riscaldamento, fermo restando che per tali ultime spese il beneficio non si applica alle spese sostenute per la parte eccedente il volume ante-operam.

Con specifico riferimento all’intervento di sostituzione degli infissi, considerato che i lavori di demolizione e ricostruzione possono comportare il cambiamento delle dimensioni, della posizione e dell’orientamento degli stessi, in forza di quanto previsto dal D.P.R. 380/2001 e s.m.i. e tenuto conto che in questi casi il principio di risparmio energetico tra la situazione ante e post intervento è garantita dal rispetto dei requisiti minimi previsti dal decreto 26 giugno 2015 (c.d. Decreto Requisiti Minimi), il quale assimila gli edifici sottoposti a demolizione e ricostruzione a nuove costruzioni (cfr. punto 1.3 dell’Allegato 1), si ritiene che possa essere valorizzata la sola situazione finale e che, quindi, nella scheda descrittiva predisposta secondo il modello allegato al decreto del Ministro dello sviluppo economico 6 agosto 2020 (cd. “decreto Asseverazioni”) debbano essere indicate le informazioni relative alla situazione post intervento.

Un saluto.

Zavoratti

 

https://www.lucioberno.it/wp-content/uploads/2021/06/Risposta_423_22.06.2021.pdf