In Gran Bretagna, per esempio, hanno inoculato oltre 11 milioni di dosi di quel vaccino e non è stato segnalato neanche un caso di trombosi dei seni venosi, che avrebbero dovuto essere almeno 100 se si fosse confermata una incidenza pari a quella osservata in Germania. Come mai ciò è accaduto?
Forse i lotti prodotti in Germania o in Norvegia erano diversi da quelli prodotti in Gran Bretagna e fabbricati “male”? Oppure, gli individui che in Norvegia hanno sviluppato la trombosi magari erano tutte donne che assumevano la pillola anticoncezionale, fattore che predispone alla coagulazione del sangue?
La vicenda dovrebbe essere affrontata in maniera razionale, affidandosi alla scienza, ma invece in Italia si scatena la solita ondata emotiva e irrazionale.
La stampa spara titoloni come “Paura in Europa! Il vaccino Astrazeneca non è sicuro!”, e ovunque vengono segnalati casi di trombosi post vaccino, anche quelle più comuni, alle gambe o ai polmoni, che nulla hanno a che fare con quel raro fenomeno sotto indagine.
I SOSPETTI
Insomma, il vaccino non sembra aumentare in maniera considerevole il rischio generale di trombosi. Eppure, quei casi di trombosi dei seni venosi cerebrali accompagnata da piastrinopenia e porpora potrebbero davvero essere causati dal vaccino. Cosa ce lo fa sospettare? Il fatto che quegli stessi sintomi possono essere provocati anche dal Sars-coronavirus-2.
Che un vaccino possa provocare sintomi simili a quelli della malattia che combatte è un fenomeno noto. Nel passato i vaccini contenevano una forma “attenuata” del virus o del batterio.
Così il vaccino contro il morbillo conteneva un virus del morbillo vivo che era stato indebolito in laboratorio, cioè che era capace di scatenare una risposta immunitaria nel nostro organismo senza provocare la malattia.
In qualche raro caso il virus attenuato del vaccino retro-mutava cioè riacquistava in parte le proprietà aggressive del virus nativo, e così si sviluppava una malattia simile a quella originaria ma più lieve.
I vaccini moderni non contengono più virus attenuati e quindi sono praticamente innocui. Il vaccino Astrazeneca è costituito da un virus buono – l’adenovirus che provoca il raffreddore nello scimpanzé- a cui è stato aggiunto il gene della proteina spike del coronavirus, cosicché sulla sua membrana esprime la proteina del virus cattivo. Quando entra nel nostro corpo i nostri linfociti B producono una vasta gamma di anticorpi contro la proteina spike del coronavirus e i nostri linfociti T si preparano a ucciderlo.
Come mai un vaccino costituito da un virus innocuo induce una sintomatologia simile a quella che si osserva nel Covid vero? |
Leave A Comment