Buongiorno,
l’associazione ULTIMA GENERAZIONE mi ha fatto pervenire un suo comunicato stampa che, molto opportunamente, ho deciso di pubblicare. Mi trovo ad essere tra coloro che hanno deciso di prendere una posizione anche se non sempre viene compresa e tanto meno condivisa. Non ho alcuna intenzione di stare a guardare o essere indifferente. L’ambiente è un bene che deve stare a cuore a tutti; anche a coloro che hanno deciso, che le azioni per difenderlo, sono illegali. In realtà, dietro a questo facile giudizio, c’è ben altro … e prima o poi questo “altro” emergerà dal non detto ed apparirà in tutta la sua strumentale dimensione. Nessuno chiede alle istituzioni di fare proprie le idee ed iniziative proposte da ULTIMA GENERAZIONE. Ciò che viene chiesto è di essere ascoltati e soprattutto di dare un segnale alla popolazione che il “clima” è la priorità assoluta sul tavolo di qualunque governo.
Una annotazione che ritengo interessante riguarda il ddl Lisei (FdI) in tema di Misure di prevenzione da atti di Vandalismo il cui link trovate allegato. Fossi in Voi, lo leggerei. Ci impiegherete 10 secondi (https://www.senato.it/leg/19/BGT/Schede/FascicoloSchedeDDL/ebook/56923.pdf)
Vi sarete certamente accorti che non c’è scritto nulla! Da cittadino comune mi chiedo: qual è il senso di presentare un ddl con un titolo molto evocativo oltre che intimidatorio e senza, però, alcun contenuto? Prima presento il ddl e poi mi invento cosa scriverci? In base a quali umori? A quali conclusioni? Voglio forse vedere l’effetto che fa sulla popolazione l’intimidazione? Voglio forse vedere se la popolazione ci crede o meno? Insomma, che modo è questo di governare? Ora, fatevi voi l’idea che volete, ma prima provate a leggere quanto inviato da ULTIMA GENERAZIONE.
La repressione corre sul duplice binario, legislativo e giudiziario.
ULTIMA GENERAZIONE: SI INASPRISCE LA REPRESSIONE, DOPO IL DDL LISEI PARTONO LE DENUNCE DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE
Michel Forst, relatore speciale ONU sui difensori ambientali: “Le azioni illegali a volte sono legittime. Si può non essere d’accordo con alcune di esse, ma riconoscerne la legittimità è fondamentale”
Roma 17 aprile 2023 – È ufficialmente partita la repressione nei confronti dei cittadini che hanno deciso di manifestare la propria preoccupazione per il protrarsi dell’inazione climatica. Da un lato, la presentazione del disegno di legge Lisei, dall’altro, la notifica, da parte del tribunale di Padova, dell’avviso di conclusione indagini preliminari e dell’avviso di garanzia nei confronti di 12 persone legate alla coalizione di cittadini Ultima Generazione, cinque delle quali accusate di associazione a delinquere.
La repressione corre sul duplice binario, legislativo e giudiziario. A evidenziarlo era stato, lo scorso 13 aprile in un convegno a Torino, Michel Forst, relatore speciale sui difensori ambientali delle Nazioni Unite.
Mentre il Governo etichetta i cittadini preoccupati per la crisi climatica come eco-vandali e i pubblici ministeri ricorrono all’art. 416 cp, l’Onu parla di difensori dell’ambiente, di persone che subiscono o siano a rischio imminente di penalizzazione, persecuzione o molestia per aver cercato di esercitare il proprio diritto a proteggere l’ambiente.
Forst ha inoltre dichiarato che le risposte dei governi e dei giudici di fronte alle proteste climatiche “non sono di un livello adeguato alle tematiche sollevate dagli attivisti” e di desiderare che “i governi siano meno populisti e più capaci di rispondere ai problemi”. Si è rivolto anche alla magistratura, sia in Europa che in Italia, per raccontare un caso che spera possa rappresentare un esempio: “Nel Regno Unito 120 avvocati hanno firmato una Declaration of conscience, impegnandosi a non perseguire attivisti di gruppi come Extinction Rebellion. Sarebbe davvero un bel segnale se avvenisse anche in altri Paesi europei”.
Il commento di Ultima Generazione
“Un aumento della repressione ce lo aspettavamo, soprattutto nel momento in cui il consenso nei nostri confronti aumenta esponenzialmente: le persone capiscono che siamo cittadini comuni, non abbiamo nessun interesse particolare, se non quello di tornare alle nostre vite, ma con uno Stato che ci protegga e che sappia affrontare l’emergenza in cui ci troviamo. Invece si continua a far finta di niente e a dare i nostri soldi alle multinazionali del gas e del petrolio”
Rispetto all’emergenza siccità Ultima Generazione aggiunge “Ci ha molto colpito il discorso di Giorgia Meloni in cui asseriva che la siccità di ora è un evento ciclico italiano: dire una cosa del genere è negazionismo climatico. Ma soprattutto: chi danneggia inquinando i beni paesaggistici e culturali è un criminale, eppure prende soldi dallo Stato. E quindi perché ci multano? Perché forse non arrechiamo nessun vero danno? Preoccupante è anche la presenza nel Decreto Siccità di una multa di 50.000 euro per chi ruba l’acqua. Anche al Governo sono coscienti che la coesione sociale è a rischio e che andiamo incontro a una cruenta lotta tra poveri. Non fare nulla per evitarlo fa piangere il cuore”.
“Mentre passa in sordina il condono ai grandi evasori fiscali, il governo vara decreti violenti e repressivi a danno delle famiglie arcobaleno, delle aggregazioni sociali come rave e occupazioni, delle trasformazioni linguistiche che spaventano il sovranismo. Una politica della distrazione di massa, per la quale ci rimettono i cittadini comuni, da quelli che vogliono esprimere il proprio dissenso, a quelli che semplicemente vorrebbero pagare meno tasse” concludono i cittadini di Ultima Generazione.
“I ddl sono atti palesemente intimidatori ma sono, altrettanto palesemente, incostituzionali. Se il Governo dovesse decidere di andare avanti su questa strada, sarebbe una scelta sbagliata, sia dal punto di vista culturale che della politica del diritto: le norme per la tutela del nostro patrimonio artistico ci sono, sono numerose e sono state aggiornate nel 2022. Si potrebbe, anzi, dire che, come quelle che tutelano l’ambiente, sono meno utilizzate di quando dovrebbero, pure a fronte di illeciti reali e gravissimi”, aggiunge un’avvocata che sostiene Ultima Generazione.
Un saluto.
Zavoratti
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