Buongiorno a tutti,

l’ultimo dato che avevo pubblicato sul tema risale al 6 giugno scorso.  A tre mesi forse è il caso di tornarci per verificare, dati alla mano, se i conti tornano.  Dopo la forte ripresa nella prima parte dell’anno legata alla progressiva rimozione delle misure di distanziamento, l’economia mondiale ha mostrato segni di decelerazione, risentendo dell’andamento del settore industriale.

Nel secondo trimestre, il Pil italiano ha segnato un aumento congiunturale, pari al 2,7%, più accentuato di quello registrato da Francia e Germania. La variazione acquisita per il 2021 è +4,7%. A luglio, è proseguita la fase di recupero della produzione industriale. L’indice misurato al netto delle costruzioni si è attestato sui livelli pre-crisi, segnando un ulteriore rialzo congiunturale (+0,8%).

La crescita economica ha determinato un miglioramento anche del mercato del lavoro, con un aumento significativo nel secondo trimestre delle ore lavorate e delle unità di lavoro. I dati di luglio indicano un livello dei lavoratori dipendenti superiore a quello di febbraio 2020 sebbene il totale degli occupati sia ancora inferiore di 265mila unità.

Ad agosto, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo IPCA è cresciuto del 2,6% in termini tendenziali. L’inflazione di fondo misurata in base al NIC è rimasta nel complesso stabile (+0,6%).

Il clima di fiducia, ad agosto, ha registrato un lieve peggioramento sia per le famiglie sia per le imprese; per queste ultime la limitata flessione appare attribuibile a una parziale correzione rispetto ai livelli particolarmente elevati raggiunti nei mesi precedenti

Trovate allegato il lavoro completo dell’ISTAT sul tema con alcuni raffronti internazionali.  Credo non sia mai accaduto prima che l’economia italiana abbia incrementi superiori a quella della media europea.

Consiglio la lettura del documento ISTAT per tutti coloro che intendono fare programmazione e sviluppo all’interno delle proprie aziende ma anche a tutti coloro che temono di investire ritenendo il futuro incerto.

Un saluto.

Zavoratti

 

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