Buongiorno a tutti,

la destra, convinta di avere la vittoria in mano alle prossime elezioni politiche, può anche esimersi di stendere qualunque programma. Ciò a cui non vuole esimersi, invece, è sciorinare slogan. Berlusconi: faremo una flax tax del 23%; a stretto giro, rilancia Matteo: no, la flax tax la faremo del 15%!

Come? Con quali risorse? Quando? E per chi, non è detto sapere. Ma in questo particolare momento storico … nessuno chiede a questa gente di essere ne precisa ne tantomeno seria.

E, dal mio punto di vista, questo sarebbe l’unico tema che varrebbe la pena analizzare.

Proprio per questo motivo, fare un vero e proprio “fact checking” delle proposte di politica economica della destra è pressoché impossibile. Eppure l’alleanza è stata chiusa da settimane. Dovrebbero aver avuto il tempo necessario per redigere uno straccio di lista della spesa.  Qualcuno ha forse letto un programma politico? Qualcuno ha forse “stimato” le risorse necessarie per le scelte di politica economica? Qualcuno ha fatto previsioni di qualche tipo? Non mi pare!

I siparietti tra Silvio e Matteo sulla flat tax mi ricordano gli sketch dei “Fichi d’India”:

“arararara … affittasi superattico sul monte Bianco di 560 mq. con vista panoramica sul Mediterrano e sull’Atlantico; prezzo equo canone”. 

Molto interessante anche le proposte dell’economista della Lega Massimiliano Romeo riportate dal quotidiano La Verità che ha una strana visione della flat tax: infatti ne propone una per le partite iva fino a 100.000,00 ed un’altra, invece, per chi supera il tetto dei 100k.   E’ urgente che qualcuno spieghi al nostro, che se si parla di flat tax, allora deve trattarsi di una unica imposta, altrimenti si rimane con il sistema progressivo attualmente vigente.

Ma la cosa più interessante è cercare di comprendere come, previsioni economiche a parte, le tre forze politiche che compongono la coalizione di destra, riusciranno a convergere sul tema dell’identità nazionale con due leader (Meloni e Salvini) apertamente antieuropei mentre l’altro (Berlusconi) ha addirittura espresso, con Taiani, un Presidente del Parlamento europeo.

Da dove partire per comprendere?  Proviamo dal discorso che Meloni ha inteso fare al popolo di VOX in Spagna; magari qualcuno se lo è scordato:

sul tema dell’Europa

Noi amiamo l’Europa molto più di tanti finti europeisti. La amiamo perché ne amiamo le differenze e le specificità. Io sono orgogliosa di essere una patriota italiana e una patriota europea. Ma questo non mi impedisce di criticare l’attuale Unione Europea, una caricatura della civiltà europea, con quel suo bisogno di annullare le differenze, di imporre direttive assurde sugli aspetti più particolari della nostra vita, di dirci come dobbiamo educare i nostri figli, di colpire i prodotti della nostra eccellenza. Non ci faremo dire dai burocrati di Bruxelles se possiamo mangiare il nostro parmigiano o il vostro pata negra. Continueremo a dire quello che non ci piace di questa Unione senza accettare di essere definiti nemici dell’Europa. Continueremo a dire, ad esempio, che sulla transizione ecologica serve un approccio più pragmatico e meno ideologico.

sul tema della vita umana

Tutto ciò che ci identifica è sotto attacco. È sotto attacco la persona, e con lei il valore stesso della vita umana. Di ogni singola vita umana, perché ognuno di noi è portatore di un codice genetico unico e irripetibile, e questo, piaccia o no, ha del sacro. Mentre i presunti “buonisti” vogliono imporci la cultura dello scarto, di vite che non sono degne di essere vissute secondo canoni soggettivi, di vite che possono essere selezionate, vendute o comprate come fossero prodotti del supermercato, di vite che possono autodistruggersi con la droga. Non lo accettiamo. E i mostri non siamo noi, ma chi in nome di una presunta libertà propone pratiche abominevoli come l’utero in affitto o la droga libera. Loro sono i mostri.

sul tema della famiglia

È sotto attacco la famiglia, nucleo imprescindibile per la procreazione, l’educazione e la formazione dei nostri figli, centro degli affetti e della solidarietà tra generazioni, primo luogo dell’appartenenza. È sotto attacco l’identità sessuale, che le lobby Lgbt vorrebbero abbattere a colpi di propaganda gender nelle scuole, nei media, nelle istituzioni con quel principio del “self id” – non sono quello che sono ma quello che sento – che colpisce prima di tutto i diritti e le conquiste delle donne.

sul tema delle radici cristiane dell’Europa

È sotto attacco la nostra spiritualità, il senso del sacro e le stesse radici cristiane, in nome di un relativismo assoluto e di un ateismo aggressivo che finiscono per spianare la strada al proselitismo fondamentalista. Così la laicità dello Stato viene usata come una clava contro i simboli del cristianesimo mentre si finge di non vedere che in Europa, ormai, interi quartieri sono in mano alla legge islamica.

sul tema delle imposte

È sotto attacco il lavoro della nostra gente, schiacciato da una tassazione mostruosa che soffoca la libertà di impresa, dalla concorrenza al ribasso causata da una globalizzazione senza regole, dalla finanza speculativa che prende il sopravvento sull’economia reale e riduce i diritti dei lavoratori.

Andrebbe letto ed analizzato per intero.  Lascio a tutti la decisione se farlo o meno.  Lo pubblico in calce prelevandolo dal sito di Giorgia Meloni.

Un saluto

Zavoratti

https://www.lucioberno.it/wp-content/uploads/2022/08/dicorso-Giorgia-Meloni-a-VOX.docx