Buongiorno a tutti,
si va a letto con le notizie dei bombardamenti in Ucraina. Ci si alza e la prima domanda è: quanti saranno stati i morti questa notte? In attesa che Putin venga incriminato per crimini contro l’umanità, possiamo riparare la nostra salute psichica ricordando il passato: un passato tenero, felice e ammantato di nostalgia.
Mi aiuta una poesia legata alla mia infanzia e che ho trovato taggato nella pagina FB di mia sorella. Si tratta di una antica poesia di Angiolo Silvio Novaro: PIOGGIA DI MARZO
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto, sul fico e sul moro
ornati di gemme d’oro?
Passata è l’uggiosa invernata,
passata, passata!
Di fuor dalla nuvola nera,
di fuor dalla nuvola bigia,
che in cielo si pigia,
domani uscirà Primavera
con pieno il grembiale di tiepido sole,
di fresche viole,
di primule rosse, di battiti d’ale,
di nidi,
di gridi
di rondini, ed anche
di stelle di mandorlo, bianche …
Ciò canta, ciò dice;
e il cuor che l’ascolta è felice.
Basterà per non sentire le urla di quanti stanno soffrendo e morendo in Ucraina? No. Non può bastare. Eppure, da qualche parte, la testa ed il cuore li dobbiamo mettere …
Un saluto.
Zavoratti
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