Buongiorno a tutti,

la Consulta è intervenuta sul tema della riscossione delle entrate pubbliche.  Arriva un forte monito al legislatore in materia di riscossione delle entrate pubbliche: occorre un urgente intervento di riforma.

La grave situazione di inefficienza della riscossione coattiva del nostro Paese incide negativamente su una fase essenziale della dinamica del prelievo delle entrate pubbliche, riflettendosi, non solo, sulla ragionevolezza e proporzionalità dell’aggio, ma determinando anche una grave compromissione del dovere tributario. Ma cosa intendiamo per ENTRATE PUBBLICHE?

Le entrate pubbliche sono lo strumento indispensabile per effettuare le spese

Le entrate pubbliche sono tutti gli introiti dello Stato e degli enti pubblici necessari al finanziamento della spesa.

Lo Stato può procurarsi il denaro in tre modi:

  • Prelievo dei tributi dai cittadini
  • Emissione di titoli del debito pubblico (nell’UE entro i limiti del 60% del PIL)
  • Creazione di moneta (ma con la nascita dell’euro la politica monetaria dei paesi membri è decisa dalla Bce).

La gran parte delle entrate è, oggi, costituita dai tributi (tasse, imposte e contributi speciali).

Le entrate (come le spese) producono effetti sull’economia e quindi possono essere utilizzate come strumento di politica economica.

Con la politica tributaria (introduzione di nuove imposte o variazione di quelle già esistenti) si può stabilizzare l’economia nel breve periodo.

  • Nelle fasi di depressione (e disoccupazione) può risultare opportuno diminuire le imposte, in modo che le imprese e i consumatori, abbiano maggiori disponibilità monetarie e possano così aumentare investimenti e
  • Nelle fasi di inflazione, invece, può risultare opportuno aumentare le imposte, in modo che i cittadini, avendo minori disponibilità monetarie, domandino una minore quantità di beni di consumo, frenando l’aumento dei

La politica tributaria viene anche utilizzata per redistribuire il reddito nazionale tra diversi gruppi sociali

Tassando i ricchi per erogare sussidi in denaro, o per fornire servizi sociali (scuole, assistenza sanitaria gratuita, ecc.) ai meno abbienti, si effettua una evidente redistribuzione di ricchezza.

La pressione tributaria

La pressione tributaria è il rapporto tra l’ammontare dei tributi che i contribuenti pagano nel corso di un anno e il reddito nazionale dello stesso anno

Se alla somma dei tributi si aggiunge quella dei contributi sociali (previdenziali e assistenziali), otterremo la cd pressione tributaria complessiva ovvero il rapporto tra la somma dei tributi e dei contributi sociali che i contribuenti pagano nel corso di un anno e il reddito nazionale dello stesso anno.

La pressione tributaria è cresciuta nel tempo, perché tributi e contributi sociali sono aumentati più rapidamente del PIL, cioè della ricchezza prodotta: lo Stato, quindi, ha prelevato quote sempre maggiori della ricchezza prodotta dai privati.

Classificazioni delle entrate

Secondo la fonte da cui provengono

  • Entrate originarie: sono rappresentate dal corrispettivo che lo Stato percepisce dalla gestione del proprio patrimonio (affitto, locazione, alienazione…) o dalla vendita dei beni prodotti dalle imprese pubbliche. Entrateche derivano allo Stato dalla gestione del proprio patrimonio.
  • Entrate derivate: sono quelle che lo Stato e gli enti pubblici prelevano coattivamente dai privati in base al loro potere coercitivo (es. Tasse, imposte e contributi).

Secondo il ripetersi nel tempo

  • Entrate ordinarie: sono quelle che lo Stato ha regolarmente ogni anno e con le quali dovrebbe far fronte alle spese ordinarie (es. entrate tributarie e i proventi derivanti dalla gestione del patrimonio pubblico).
  • Entrate straordinarie: sono quelle che dovrebbero essere percepite (e usate) dallo Stato solo in circostanze eccezionali per far fronte alle spese

Secondo la loro natura (classificazione adottata nel bilancio dello Stato italiano)

  • Entrate tributarie: comprendono le imposte e le tasse
  • Entrate extratributarie: derivano dalla gestione di attività economiche
  • Entrate patrimoniali: sono costituite dai ricavi delle vendite di beni immobili di proprietà dello Stato
  • Entrate per rimborso di prestiti: costituite dalla restituzione delle anticipazioni fatte dallo Stato agli enti
  • Entrate derivanti dall’accensione di prestiti: costituite dalle somme che lo Stato riceve in prestito dai sottoscrittori dei titoli del debito.

Ebbene, se quello appena rappresentato è lo schema delle ENTRATE PUBBLICHE della nostra Repubblica, la Consulta ha ammonito il Legislatore incoraggiandolo ad intervenire per rendere più agevole e meno sperequante la riscossione forzata delle entrate.

Per la Corte costituzionale, un’adeguata riscossione è essenziale non solo per la tutela dei diritti sociali, ma anche di gran parte di quelli civili, in considerazione dell’ingente quantità di risorse necessaria al funzionamento degli apparati sia della tutela giurisdizionale sia della pubblica sicurezza, entrambi indispensabili per la garanzia di tali diritti.

Da questo punto di vista, la descritta situazione di grave inadeguatezza dei meccanismi di riscossione coattiva nel nostro Paese concorre a impedire “di fatto” alla Repubblica di rimuovere gli ostacoli di cui all’art. 3, secondo comma, Costituzione (trovate la Costituzione in calce).

Da qui la conclusione della necessità di un urgente intervento del legislatore statale volto di riforma dei predetti meccanismi.

Con riferimento all’aggio, in particolare, occorrerà valutare se tale istituto mantenga ancora “una sua ragion d’essere” o non sia piuttosto divenuto anacronistico e costituisca una delle cause di inefficienza del sistema.

Il sistema di remunerazione ad aggio rischia, infatti, di far ricadere su alcuni contribuenti, in maniera non proporzionata, i costi complessivi di un’attività ormai svolta quasi interamente dalla stessa amministrazione finanziaria e non più da concessionari privati.

Facciamo un augurio al legislatore e a tutti noi che si pervenga alla costruzione di un meccanismo più equo ed agevole per tutti.

Un saluto.

 

Zavoratti

https://www.lucioberno.it/wp-content/uploads/2021/06/costituzione.pdf